I sovranisti affermano che le vicende dei negri d'America ricalcano quelle dei migranti di casa nostra. Hanno ragione. In entrambi i casi, ricconi e oligarchi importano schiavi allogeni per pagarli una miseria e lasciare a casa la manodopera autoctona: "Ci dispiace, ma avete perso. Accettate la sconfitta e niente invidia sociale." Poi, in un secondo momento, ricconi e oligarchi raccontano ai disoccupati autoctoni che la colpa è dei negri che rubano il lavoro, fanno le mattane e stuprano le donne bianche. Se ci pensate bene, è lo stesso schema della globalizzazione con annesse delocalizzazioni. I ricchi affermano: "Noi produciamo dove ci conviene, voi vi arrangiate con la New Economy e OnlyFans. Nessun alibi ai perdenti". Seguono trent'anni di zero programmazione, zero investimenti, zero politiche energetiche di buonsenso. Poi, quando il giocattolo si rompe, certi ricconi con velleità da outsider strillano: "Ha stato la Cina comunista! Bisogna riscoprire il patriottismo e i vecchi valori di una volta! Ci vuole il riarmo!!" E mettono i dazi ai sedicenti alleati. Sì, insomma, è giunta l'ora di ficcarsi i pastelli nel culo. Federico Rampini è la personificazione di questo sdoppiamento ipocrita.
Amico @Caligorante ho conosciuto nel "mitico" nordest, imprenditori del genere che assumevano solo" negri e schiavi" ( così nei loro salotti ben blindati, erano soliti chiamare africani e rumeni) compreso quello del Friuli finito alla ribalta per aver assunto e formato solo ghanesi, lamentarsi dei furti, del degrado e del teppismo endemico Hanno trasformato Udine , Monfalcone, Mestre e Treviso in fogne? Che si prendano le conseguenze.
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