Il 1980 andrebbe studiato attentamente.
È l'anno del gasdotto euro-siberiano, che probabilmente la Germania paga con l'attentato all'Oktoberfest (26 settembre 1980: 13 morti, 200 feriti). È l'anno in cui, sotto la presidenza dell’Italia, l’Europa chiede (dichiarazione di Venezia, 12-13 giugno) la partecipazione dell’OLP – che esce dal ghetto delle organizzazioni terroristiche – al processo di pace e riconosce al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione. È l'anno di Ustica (27 giugno, due settimane dopo la dichiarazione di Venezia: 81 morti).
È l'anno in cui l'Italia sconta il sostegno al nucleare irakeno con attentati agli stabilimenti della Snia Techint. Ed è l'anno della strage di Bologna (2 agosto: 85 morti).
PS. Il dibattito sulla strage fascista (ha stato Micio Belli, ha stato Fioravanti!) o comunista (ha stato Carlos lo sciacallo, ha stato il compagno Folagra!) di Bologna non mi appassiona e non mi interessa. Queste diatribe intinte nel veleno sono letteralmente mangime per porci, roba che serve a pasturare teste senza cervello e cuori privi di anima. Non compro niente, grazie.
