Amiky destri che da ieri bagnate mutande, assorbenti, lenzuola, pannolini e pannoloni, spiace smorzare i vostri entusiasmi, ma una copertina di Time non si nega a nessuno. I grugni decisionisti sbattuti in prima pagina, lo spread contenuto e i salamelecchi dei media anglo-francesi significano solo una cosa: i potentati internazionali vellicano la vanità dei nostri leader simil africani per ricompensarne la docilità e la solerzia, in attesa di rilevare gli ultimi asset rimasti. E a parlare non è l'invidia del rosicone antimeloniano e bla bla bla: la mia opinione al riguardo non è mai cambiata. Dario Fabbri, che non sarà laureato ma sa il fatto suo, su Mario Draghi ebbe a dichiarare: "Quando uno statista è molto apprezzato all'estero non vuol dire che sia bravo, vuol dire che è funzionale ai loro interessi."
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