"Piaccia o no, questo è quello che pensano gli americani - di entrambi i colori politici - sulla possibilità di una grande potenza europea, di un'UE che diventi "geopolitica". Dagli anni '70 diventa evidente che un'Europa che agisce di concerto si mette nella condizione di "abbandonare la grande strategia trans-atlantica". E Washington coerentemente cerca di impedirlo: l'attuale costruzione europea è il giusto equilibrio che garantisce l'inazione sia a livello di singoli Stati sia a livello sovranazionale/multinazionale/federale.
E' un equilibrio frutto di un esplicito negoziato negli anni '90, durante il quale l'amministrazione Clinton espresse la sua contrarietà nei confronti di strutture militari UE che avrebbero potuto prendere il posto della NATO. E fu ascoltata. I politici che si dichiarano europeisti, e parlano di esercito europeo, stanno vendendo fumo sapendo di farlo, o si stanno preparando allo scontro con Washington per realizzare un'Europa geopolitica? La prima."