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Ribaltone e inciucio.
Se uno yankee e un cosacco si mettono d’accordo… fregano tutto il mondo. (frase tratta dal film "Testa t’ammazzo, croce… sei morto").
I termini ribaltone e inciucio, tratti dal gergo della cronaca politica, presto torneranno di moda e potremo applicarli alla situazione mondiale. Il giudizio della Corte internazionale di Giustizia e l'intervista concessa da Putin al noto giornalista "dissidente" Tucker Carlson ci suggeriscono che l'inciucio e il ribaltone sono dietro l'angolo. Trump tenderà una mano al Cremlino (come Nixon a Mao nel 1972) e lascerà l'Unione Europea con il cerino in mano. Il cerino in mano potrebbe degenerare in un enorme incendio e invischiare l'Europa in un confronto diretto con la Russia, ma senza l'ausilio degli "alleati" americani, ritornati "isolazionisti". Ma la lotta sarà impari! Forse sì (la carenza di munizioni e l'impreparazione generale sbandierata dall'Occidente potrebbe anche rivelarsi un infingimento), ma condurrà sicuramente alla distruzione del Vecchio Continente, che è il vero obiettivo degli anglosassoni, e alla recisione del cordone ombelicale che lega la Germania alla Cina. Poi magari ci penserebbe un nuovo presidente dem "globalista" a ricostruirla ex novo, secondo i canoni del WEF. Scenari fantapolitici? Vedremo. Il combustibile non manca: declino economico tedesco, grandeur francese ridimensionata dalla perdita della Françafrique, nazionalismi straccioni dell'est in fibrillazione, borghesie compradore intenzionate a salvare roba e privilegi con qualsiasi mezzo (anche a costo di vendere i propri cittadini come quarti di macelleria), corruzione politica simil-africana e degenerazione umana giunta ormai a livelli assurdi. Perché la Russia dovrebbe accettare questo compromesso al ribasso? Sostanzialmente per due ragioni: 1) deve riequilibrare l'eccessiva dipendenza da Cina e India; 2) la prospettiva di riconquistare l'estero vicino è molto allettante.
Ribaltone e inciucio.
Se uno yankee e un cosacco si mettono d’accordo… fregano tutto il mondo. (frase tratta dal film "Testa t’ammazzo, croce… sei morto").
I termini ribaltone e inciucio, tratti dal gergo della cronaca politica, presto torneranno di moda e potremo applicarli alla situazione mondiale. Il giudizio della Corte internazionale di Giustizia e l'intervista concessa da Putin al noto giornalista "dissidente" Tucker Carlson ci suggeriscono che l'inciucio e il ribaltone sono dietro l'angolo. Trump tenderà una mano al Cremlino (come Nixon a Mao nel 1972) e lascerà l'Unione Europea con il cerino in mano. Il cerino in mano potrebbe degenerare in un enorme incendio e invischiare l'Europa in un confronto diretto con la Russia, ma senza l'ausilio degli "alleati" americani, ritornati "isolazionisti". Ma la lotta sarà impari! Forse sì (la carenza di munizioni e l'impreparazione generale sbandierata dall'Occidente potrebbe anche rivelarsi un infingimento), ma condurrà sicuramente alla distruzione del Vecchio Continente, che è il vero obiettivo degli anglosassoni, e alla recisione del cordone ombelicale che lega la Germania alla Cina. Poi magari ci penserebbe un nuovo presidente dem "globalista" a ricostruirla ex novo, secondo i canoni del WEF. Scenari fantapolitici? Vedremo. Il combustibile non manca: declino economico tedesco, grandeur francese ridimensionata dalla perdita della Françafrique, nazionalismi straccioni dell'est in fibrillazione, borghesie compradore intenzionate a salvare roba e privilegi con qualsiasi mezzo (anche a costo di vendere i propri cittadini come quarti di macelleria), corruzione politica simil-africana e degenerazione umana giunta ormai a livelli assurdi. Perché la Russia dovrebbe accettare questo compromesso al ribasso? Sostanzialmente per due ragioni: 1) deve riequilibrare l'eccessiva dipendenza da Cina e India; 2) la prospettiva di riconquistare l'estero vicino è molto allettante.