L'Europa, per gli americani, non è un peso: è una minaccia esistenziale. Se fosse un peso, smetterebbero semplicemente di occuparsene, anziché impartire lezioni non richieste e offrire soccorsi pelosi. L'Europa, dunque – ci crediate o meno –, è un nemico irriducibile per gli USA: ecco spiegata la Danza Macabra iniziata nel 2020 e portata avanti con la complicità di oligarchie locali fradice e viceré delle grandi banche d'affari. Ma per rendersene conto appieno bisognerebbe cominciare a smetterla di ragionare con la testa degli altri, rigettando il menzognero idealismo anglosassone che obnubila la mente. Basta millenarismo climatico, vessazioni normative ed effeminatezze da paranoici sinistrorsi; ma basta altresì con le fesserie destrorse su islam e Germania: è pericoloso trasformare un problema di sicurezza pubblica e di salvaguardia dell'identità culturale in uno scontro di civiltà con una religione che è tutto tranne che un monolite; è assurdo stare con l'Occidente e poi spalare letame sui nostri vicini. Perché quei vicini, in questi duri tempi segnati da pulsioni protezionistiche e smottamenti geopolitici, assorbono una quota rilevante del nostro export.
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