Lo scrivo prima che i bastardi sovranisti, in tandem con l'abominevole sinistra dei diritti umani, comincino a farneticare di giusta crociata contro il "narcocomunismo" di Caracas. Il Venezuela, finito nel mirino insieme all'Iran, riveste un'importanza prettamente energetica. Lo scopo è quello di piegare - adoperando l'opzione militare o diplomatica, col solito "deal" truffaldino - queste due realtà, in modo da controllare il mercato mondiale ed esercitare un vile ricatto nei confronti dei paesi importatori europei e asiatici, Cina in primis. Così facendo, li renderebbero ancora più dipendenti dal GNL e dal forziere siberiano di una Russia storicamente claudicante, inaffidabile e desiderosa di appeasement col clan anglorabbinico. A nessuno frega niente dei narcos (gli anglo hanno riempito il globo di stupefacenti, LOL) o della grandeur estrattiva del bolivarismo pezzente, con le sue miserabili epopee rivoluzionarie.
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