Non sanno più cosa inventarsi per preparare la gente alla svendita del patrimonio artistico (ecco acosa serve l'IVA al 5% per le opere d'arte) e archeologico italiano ai magnati e alle grandi compagnie private straniere. Io sono tendenzialmente favorevole alle libertà economiche, al taglio delle tasse e al commercio internazionale, ma disapprovo con fermezza le conventicole oligarchiche. Poi stendiamo un velo pietoso sul malvezzo di apostrofare coi termini comunista o cattocomunista chiunque non voglia vivere in una dittatura dei tycoon, che ricorda tanto il malvezzo piddino di dare del fascista a chiunque. Nel medioevo, i protettori delle arti erano figure politiche e religiose di spicco; nel Rinascimento entrarono in scena anche banchieri e mercanti come i Medici, ma erano comunque famiglie che ricoprivano ruoli apicali di governo. Talvolta erano anche uomini di cultura, non esclusivamente riccazzi pacchiani.
Delegare ogni cosa ai miliardari festaioli è come affidarla ai burocrati di Stato: la via maestra per la servitù e la morte del pluralismo politico ed economico. E lo vediamo con i nostri occhi.
This site uses cookies to help personalise content, tailor your experience and to keep you logged in if you register.
By continuing to use this site, you are consenting to our use of cookies.