La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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IMBRATTATELE

Sembra che si stia diffondendo il fenomeno degli imbrattatele. Non parlo degli innocui pittori della domenica che, cavalletto in resta, si vedono sempre più raramente puntare verso un panorama più o meno pittoresco nel disperato tentativo di renderlo ad olio o tempera. E neppure di quelli che, da Pollock a Fontana, valutati a peso d'oro, hanno torturato e violentato delle povere tele vergini producendo estasi in generazioni di signore progressiste atteggiantesi ad...​

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BAVA ED IL "DISINCANTO" DEGLI ITALIANI...

Un episodio raccontato dal maestro Mario Bava a proposito dello "scetticismo" italiano nei confronti del Fantastico: in un cinema di Roma danno "King Kong contro Godzilla" di Inoshiro Honda e a un certo punto si vedono le camionette dei militari dirigersi verso il punto dove i due mostri se le danno di santa ragione.
Spettatore 1 in sala: "Ma che ci vanno a fare?"
Spettatore 2 in sala: "Boh! Forse li dividono."

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L'inutilità dei discorsi di presentazione

Che sia qualcosa di cui vergognarmi oppure no, e giuro di non biasimare chi è di avviso opposto, non ho ascoltato una lettera del discorso del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. E la cosa, che è stata ampiamente criticata, va però motivata. Immaginate di salire da Roma sul regionale per andare a Napoli. Via via sentirete snocciolare le varie località: Termini, Latina, Sezze, Priverno, e tutto il rosario delle località fino ad arrivare ad Aversa e poi a Napoli. Chi mai vi...
Ho letto alcuni passi del suo discorso e l'ho trovato estremamente fumoso e poco chiaro. Alcuni miei colleghi operatori sanitari sono rimasti entusiasti quando la Meloni afferma che non ripeterà la politica di Speranza.
Chiedo troppo se nel discorso avesse chiaramente ed inequivocabilmente detto "abrogheremo i DL 44/21 e 76/21 sugli obblighi vaccinali per gli operatori sanitari e quelli sospesi saranno immediatamente reintegrati...aboliremo il greenpass e faremo in modo che non verrà più reintrodotto"?
Non lo ha detto. Quindi io sono in "vigile attesa" che lo faccia al più presto.
 

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Giorgia on my mind

Non si fa altro che parlare di lei, il primo presidente del Consiglio donna, la pasionaria di destra che è riuscita, a fronte di tanta retorica rosa, a rivestire il secondo ruolo più importante all'interno delle istituzioni: sopra di lei, solo il presidente della Repubblica.
La premier Giorgia Meloni, anzi la presidente Meloni, meglio ancora: il presidente Giorgia Meloni, come ha chiesto di essere chiamata. Da alcuni chiamata ancora familiarmente Giorgia, come a volerne ridimensionare...

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Su Rishi Sunak

Su Rishi Sunak non mi è chiaro l'uso del concetto di etnia dei media: perché un cittadino inglese nato a Southampton, da padre nato in Tanzania e madre in Kenya, viene indicato come indiano?
Certo, la comunità indiana è molto gelosa delle tradizioni, ma credo si perda qualcosa.
Simbolicamente l'ascesa di Sunak può essere indicativa dei rapporti di forza nel mondo (affermazione dei BRICS). Per giunta, questo accade nel Partito Conservatore, un tempo roccaforte della nobilità (ma già ai tempi...

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Comunque Goldman Sachs è la nostra Umbrella Corporation
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RICORDANDO VINCENT (di Giuseppe Cozzolino)

"Continuerò a recitare fino alla morte. Dovranno seppellirmi prima che io vada in pensione, e anche allora, sulla mia lapide leggerai: Tornerò."

Oggi ci lasciava l'immenso VINCENT PRICE (Saint Louis, 27 maggio 1911 – Los Angeles, 25 ottobre 1993), icona del cinema fantastico e del terrore.

Tra i suoi film più famosi: "La maschera di cera", "La casa dei fantasmi", "I vivi e i morti", "Il pozzo e il pendolo", "L'abominevole dottor Phibes", "Oscar insanguinato", "Edward mani di forbice"...

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Sovranismi cosmetici

Ne parlavamo proprio qualche giorno fa con amici, anche di idee diverse, di diversi partiti, di come sarà il governo Meloni e, almeno su un punto, concordiamo tutti: non vorremmo essere nei panni di Giorgia. Il perché l'ho già scritto in articoli precedenti e dunque lo sintetizzo: la neo-presidente del Consiglio ha tutto da perdere da una situazione che si presuppone essere, per lei, lose/lose. Non si vuole né dire che la Meloni non sia sincera né dare per scontato che sia compiaciuta...
Tu sei molto più realista del re.
Ma senza speranza (o illusione che sia) non rimarrebbe che l'attesa della fine o la rivolta armata.
La gente sceglie la sperillusione invece di rivoltarsi contro un Sistema malato nel DNA.
Personalmente non vedo alcuna possibilità di cambiamento nel prossimo futuro 😔
 
Io il discorso me lo sono goduta perché era un pezzo che non sentivo un leader (un - neutro) parlare così. Poi non lo so. Sono abituata da anni a gioire per quel che mi porta il giorno e questo giorno ha portato orgoglio. "Se supera i primi tre mesi...." disse l'astrologa....
 
Io personalmente ho votato ed ho votato per Giorgia Meloni. Spero che la mia posizione politica non dispiaccia agli amici di questo social. Adesso Franco di dico una cosa, ho perso entrambi i genitori ormai da molto tempo. Quando sono un pochino giù di morale sogno entrambi i miei genitori. La mattina mi alzo serena. Questo per dirti che votando Meloni ho voluto sognare che tutto ciò che ha detto farà. So che non sarà così, però per un pochino ho sognato. Se farà solo un centesimo di quello che ha promesso mi riterrò soddisfatta. Grazie Franco.
 

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Vade retro satira

Secondo Daniele Luttazzi, la satira sarebbe intrinsecamente progressiva. Secondo me, non è sempre così. Aristofane irrideva Socrate e, se fosse vissuto oggi, avrebbe votato volentieri (con mio sommo dispiacere) il Tea Party.
Molière ridicolizzava magnificamente il borghese gentiluomo e la mobilità sociale, i vecchietti sessualmente arzilli, le donne sapienti con velleità di egemonia culturale. Petronio demoliva l’homo novus, l’odierno parvenu, col personaggio di Trimalcione. E...
L'ennesimo mistificatore, un attore che impersonava la vittima del Potere e faceva credere a chi lo seguiva di essere accomunati dall'aura del martirio. Fui tra chi se la bevve, ahimé.
 

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LA HOLLYWOOD LUOGOCOMUNISTA (di Giuseppe Cozzolino)

Le categorie di ruoli attualmente riservate ai "caucasici" in quel di Hollywood:

- Poliziotti violenti, spesso sovrappreso e con il turpiloquio facile. Sbavano quando vedono qualunque entità somigli vagamente ad una donna e si fanno comprare con due dollari ed un cheesburger.
- Funzionari o politici corrotti che usano la loro influenza per incastrare un "malcapitato" (indovinate un pò l'etnia del malcapitato?) e che ricorrono ad ogni possibile mezzo per coprire le loro malefatte.
- Serial...

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NOI CHE CREDIAMO IN TOTÒ... (di Giuseppe Cozzolino)

Un altro artista immenso al cui cinema ho dedicato libri ed eventi dal vivo è Antonio De Curtis in arte Totò.
Il suo umorismo graffiante e irriverente rappresenta la miglior difesa dal conformismo dominante. Il perfetto Generale del nostro Avamposto di Ricordi e Memorie della Cultura Popolare.
I suoi film ed i suoi pensieri saranno un altro dei nostri temi ricorrenti. A prescindere...

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Del complotto

Temo che il dissenso si sia impoverito col tempo.
I cosidetti "complottisti" (che giustamente non vogliono essere discriminati da gente che poi vota Letta e Fratoianni e legge Feltrinelli e si comporta come se fosse Sartre per questo) sposano la teoria della minaccia inesistente:
- La siccità o il cambiamento climatico non esistono.
Perché i complotti sono auto-conservativi?
Perché nessun complotto dice: la siccità e il cambiamento climatico sono gravissimi e lo nascondono!
Le autorità...
Fai bene a seminare dubbi, anche se questo tuo post a mio avviso, contiene un retropensiero. In definitiva, cosa ne pensi dei cambiamenti climatici? Allego dei link che non sono scritti dai soliti scienziati che si beccano tra loro, posto che almeno io non ho le competenze scientifiche per valutare pienamente alcune tesi. https://www.voltairenet.org/article165362.html https://www.voltairenet.org/article165522.html https://www.voltairenet.org/article165674.html Secondo me da questi link e dal fatto che Obama e altri di quel calibro, che possono accedere a informazioni negate ai comuni mortali, possiedono ville sul mare senza temere innalzamento delle acque, si evince che...
 

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LA FANTASIA AL COMANDO (di Giuseppe Cozzolino)

Ma non era più sano e più democratico quando Christopher Lee poteva interpretare un signore del crimine cinese o un sacerdote egizio, Orson Welles tingersi la faccia per fare Otello, Yul Brynner fare il Re del Siam e Susan Hayward una principessa tartara?
Non c'era più "libertà" allora, quando il talento e la popolarità contavano su tutto il resto?

Mi si dirà: ma allora tanti attori di altre etnie erano esclusi da tutto, anche da ruoli che avrebbero potuto ricoprire. Ok, era sbagliato ma la...

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DRACULA, QUESTO SCONOSCIUTO...

Diciamocelo. Non esiste un solo film che sia realmente "fedele" al DRACULA di Bram Stoker. La versione Anni 30 con Bela Lugosi e quella Anni 70 con Frank Langella si rifacevano a una piece teatrale di Broadway. Quella Anni 50 di Terence Fisher, scritta da un giovane e brillante Jimmy Sangster, è ancora più "infedele" con il suo Jonathan Harker che arriva nel castello del Conte già informato della sua natura ed intenzionato ad ucciderlo. E non parliamo di BRAM STOKER'S DRACULA che è un film...

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LA HOLLYWOOD "PULP"

10 SAGHE/SERIE CINEMATOGRAFICHE DELLA HOLLYWOOD "IN BIANCO E NERO":

1- Lo SHERLOCK HOLMES di Basil Rathbone
2- Il TARZAN di Johnny Weismuller
3- NICK & NORA CHARLES di William Powell & Myrna Loy
4- Il FRANKENSTEIN di Boris Karloff
5- L'UOMO LUPO di Lon Chaney jr
6- Il DRACULA di Bela Lugosi/John Carradine
7- Il CHARLIE CHAN di Warner Holand
8- Il FLASH GORDON di Buster Crabbe
9- Il MISTER MOTO di Peter Lorre
10- La MUMMIA di Boris Karloff/Lon Chaney jr

Quando Hollywood sapeva come narrare...

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Carmilla e i suoi seguaci: chi ha paura dei vampiri?

Articolo del 28 Agosto 2022:

Il 28 Agosto 1814 nasceva Joseph Sheridan Le Fanu, autore della vampira più famosa del panorama letterario: Carmilla.
In un periodo come il nostro, in cui si parla di vampiri energetici e narcisisti patologici, Carmilla si configura come l'archetipo che può condensare, in sé, queste due categorie.
Al di là dell'aspetto saffico della relazione tra Carmilla e Laura, che non mi interessa trattare, è interessante notare quanto la natura del rapporto che intercorre...
Ho dovuto saltare a piè pari la parte sulla trama - ancora spero di poter leggere Le Fanu in originale e non amo gli spoiler. Ma l'analisi risponde a ciò che io vedo di malato e delirante nel femminismo e nelle farneticazioni gender contemporanee: la perdita della Natura, falsificata e mostrificata, a tutto vantaggio di un'immagine della donna (e di ciò che resta dell'uomo), quella sì un costrutto artificiale e malsano, per sé stesse e per la società.
 

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Dalle mie parti si dice "Sembrano le due maruzze, una fete e l'altra puzza".
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Mina Vagante

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A mosca-cieca con le notizie

Un paio di settimane fa, al Parlamento europeo, si è svolta l’audizione di Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Parliamo della prima e principale casa farmaceutica al mondo ad aver promosso e venduto il cosiddetto vaccino anti-Covid spacciandolo per efficace, sicuro e testato. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Albert Bourla, amministratore delegato della famigerata casa farmaceutica, ma per...​

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Il mal francese

Da quando il Pd ha scoperto la Francia, sono aumentati i nostri guai. A onor del vero, sono aumentate anche le personalità insignite della Legion d’Onore. La maggior parte appartengono al partito “Poltrone e Divani”, i diversamente italiani che esibiscono con orgoglio la loro brava coccarda e venerano Macròn, il nuovo divo (dopo Tony Blair) del progressismo di casa nostra. D'altronde basta mettere il blu al posto del verde ed il gioco è fatto: tricolore era e tricolore rimane. L’inciucio...
Dimentichi quando il Piddì di Renzi e Ugo Fantozzi-Gentiloni cercò di vendere parti di territorio nazionale alla Francia? Una mossa che se non fosse stata tanto cialtronesca avrebbe meritato il plotone d'esecuzione puntato alla schiena, come in altri, più saggi tempi si usava fare.
(Il titolo è un'opera di letteratura, comunque.)
 

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Rettifilo, anni '60

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Gruppi di Patrioti

  • Bellissimo paragone. Io l'ho sempre detto: Silvio era un grande uomo di sinistra.💪🏼...
  • L'Italietta anglo-talmudica grugnisce di piacere. Oink-oink...
  • Siamo soli? L'utente Sauro Marchetti sul sito Italia e il Mondo (evitatelo se snobbate la geopolitica e vi stanno a cuore solo la casa in collina...
  • AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA... Però se oso denunciare i crimini di Israele sono ANDISEMIDA e rischio la galera.
  • Adelante, compañera Dina...

Diari dei Patrioti

THE WHALE - SULL'AMORE VERREMO GIUDICATI

Charlie è un docente universitario che, nella vita, ha perso tutto: un grande amore, l'affetto di sua figlia, la possibilità di una vita normale.
Il suo corpo è enorme e, all'apparenza, sembra riflettere il peso del fallimento delle sue scelte.

Questo film mi ha portato a meditare il tema della sofferenza.
Il corpo di Charlie si fa centro gravitazionale, attorno a cui ruotano le sofferenze delle persone che entrano a contatto con lui e che, attraverso lui, si scoprono delle loro più grandi fragilità. "Scrivete qualcosa di sincero", sembra dire a tutti.

Il suo corpo parla, "scrive" per lui.
Per tutto il tempo del film, una visione romantica ci spinge a pensare che Charlie voglia soffrire perché ha perduto l'amore della sua vita, Alan.
Incessantemente, Charlie invoca l'amore perduto attraverso le parole di un tema su Moby Dick.
Ma non è Alan che invoca, bensì sua figlia Ellie.

A pensarci bene, alla fine del film, le vite di Charlie e Alan anelavano a un amore che andava oltre il loro sentimento reciproco, perché il tormento interiore, intimo e personale, non si poteva risolvere all'interno della coppia.
Di Alan si sa tanto quanto si può intuire dalle parole di sua sorella, ma la morte di Charlie apre le porte alla sua redenzione, perché coincide con un atto di grande compassione: il perdono da parte di sua figlia.

Più che mai, questo film fa risuonare in me una frase: sull'amore verremo giudicati.


The-Whale-film.jpg
La colpa è stata addossata ad un 71enne di sinistra che ha compiuto l'atto criminale, ma sicuramente dietro ci sono gli americani, dato che il Primo Ministro è molto amico di Putin.

Il provvedimento del Governo in materia di lavoro ai giovani mi trova molto discorde.
Si incentivano le imprese ad assumere solo giovani del Sud, creando di pari passo disoccupazione dei giovani al Nord. Soprattutto è un provvedimento incostituzionale, dato che crea differenze e disparità tra cittadini.
Semmai dovevano incentivare le assunzioni imponendo pari percentuali di occupazione in tutto il territorio nazionale, isole comprese.
Quando la classe politica è ignorante e incapace, e non mi riferisco solo a quella di Governo, ma a tutto l'arco parlamentare accade questo orrore.
Occorrono nuovi politici, preparati e soprattutto che amino l'Italia e siano disposti a sacrificarsi per essa.
“Quello che sta avvenendo a Gaza è come se noi, per catturare Matteo Messina Denaro, avessimo raso al suolo la provincia di Trapani, anzi è peggio, perché mentre lui non si è mai mosso dalla provincia di Trapani, i capi di Hamas di certo non sono a Gaza.
Eppure, per comprendere la complessità del conflitto senza ridurla a sterili tifoserie, studiare la storia è un elemento essenziale: “È ovvio che se ci fermiamo all’istantanea degli ultimi sei mesi, con il massacro e i crimini di guerra di Netanyahu e del suo esercito ai danni della popolazione di Gaza, tutte le ragioni del mondo sembrano essere solo da una parte, ma le cose sono più complesse di come sembrano.
È difficile immaginare quali possano essere le vie d’uscita da questo conflitto fino a quando non emergeranno figure che sappiano ‘andare oltre se stessi’ come avvenuto in Sudafrica quando si mossero i primi passi per smantellare l’apartheid.
È ovvio che ci siano proteste se pensiamo che a Gaza si contano 35 mila morti in sei mesi, su due milioni e mezzo di abitanti, quasi tutti civili e bambini. Per fare un paragone basti pensare che in due anni e due mesi in Ucraina ci sono state 10.000 vittime civili su 40 milioni di abitanti, eppure a Netanyahu nessuno osa dire nulla e nei confronti di Israele non è scattata ancora nessuna delle sanzioni che hanno colpito i russi a poche ore dall’aggressione.
Quindi la rabbia è perfettamente comprensibile, rimarca il direttore del Fatto, “però oltre alla rabbia bisognerebbe studiare la storia, per capire come siamo arrivati fin qui è come se ne può uscire”.
cit. Marco Travaglio
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