L'ottimo articolo di Franco Marino sul fatto che non esista una cultura di destra o sinistra mi ha ricordato un aneddoto di più di dieci anni fa.
Una mia conoscente aveva apprezzato la canzone "Incantesimi d'amore" dei 270bis, storica band di destra. All'epoca, si poteva personalizzare il proprio profilo youtube, inserendo uno sfondo, un video, una piccola biografia. Lei avrebbe voluto condividere pubblicamente quella canzone, ma, poiché era di sinistra e aveva solo persone di sinistra tra i contatti, non se la sentì.
Personalmente, non amo definirmi di destra o conservatrice, perché fondamentalmente sono allergica a qualsiasi forma di ideologia. Il mio punto di riferimento è la Tradizione Primordiale, che è dinamica e non può essere irrigimentata entro dei confini ideologici, i quali sono sempre e comunque monolitici. Le ideologie si muovono in seno alla dimensione contingente e materiale e chi le abbraccia non si schioda da una visione del mondo parziale. La Tradizione è Eterna e trascende il piano umano, troppo umano, anche quando si manifesta in esso.
Se è pur vero che vi sono autori, artisti, intellettuali che si rifanno a delle ideologie e propongono una certa visione del mondo, è ridicolo rifiutare di riconoscere il valore di un'opera semplicemente perché chi ne è artefice abbraccia idee opposte alle nostre. Ancor più ridicolo è sentirsi in soggezione di fronte a una platea di presunti amici che non esiterebbero a sputarci in faccia se solo "osassimo" condividere una canzone di un certo gruppo.
Sul fatto che esistano due culture, una di destra e una di sinistra, il mio stesso pensiero è quello di Franco: quando la cultura diviene ancella della politica, si tramuta in propaganda. Può essere una propaganda elevata, come quella da cui è nata l'Eneide, ma sfortunatamente oggi non si vede alcun Virgilio all'orizzonte e il massimo che produce la cosiddetta "cultura" di sinistra è un esercito di leccapiedi pronti a stravolgere le regole della grammatica italiana sulla base di pretestuosi diritti civili. Tradotto = fuffa buona per chi crede che essere colti significhi conseguire una laurea.
Ciò che vi auguro è una curiosità talmente forte che vi permetta di mettere da parte queste categorizzazioni e vi spinga a leggere, ascoltare, guardare tutta quell'immensa mole di opere che costituisce il patrimonio artistico mondiale.
Una mia conoscente aveva apprezzato la canzone "Incantesimi d'amore" dei 270bis, storica band di destra. All'epoca, si poteva personalizzare il proprio profilo youtube, inserendo uno sfondo, un video, una piccola biografia. Lei avrebbe voluto condividere pubblicamente quella canzone, ma, poiché era di sinistra e aveva solo persone di sinistra tra i contatti, non se la sentì.
Personalmente, non amo definirmi di destra o conservatrice, perché fondamentalmente sono allergica a qualsiasi forma di ideologia. Il mio punto di riferimento è la Tradizione Primordiale, che è dinamica e non può essere irrigimentata entro dei confini ideologici, i quali sono sempre e comunque monolitici. Le ideologie si muovono in seno alla dimensione contingente e materiale e chi le abbraccia non si schioda da una visione del mondo parziale. La Tradizione è Eterna e trascende il piano umano, troppo umano, anche quando si manifesta in esso.
Se è pur vero che vi sono autori, artisti, intellettuali che si rifanno a delle ideologie e propongono una certa visione del mondo, è ridicolo rifiutare di riconoscere il valore di un'opera semplicemente perché chi ne è artefice abbraccia idee opposte alle nostre. Ancor più ridicolo è sentirsi in soggezione di fronte a una platea di presunti amici che non esiterebbero a sputarci in faccia se solo "osassimo" condividere una canzone di un certo gruppo.
Sul fatto che esistano due culture, una di destra e una di sinistra, il mio stesso pensiero è quello di Franco: quando la cultura diviene ancella della politica, si tramuta in propaganda. Può essere una propaganda elevata, come quella da cui è nata l'Eneide, ma sfortunatamente oggi non si vede alcun Virgilio all'orizzonte e il massimo che produce la cosiddetta "cultura" di sinistra è un esercito di leccapiedi pronti a stravolgere le regole della grammatica italiana sulla base di pretestuosi diritti civili. Tradotto = fuffa buona per chi crede che essere colti significhi conseguire una laurea.
Ciò che vi auguro è una curiosità talmente forte che vi permetta di mettere da parte queste categorizzazioni e vi spinga a leggere, ascoltare, guardare tutta quell'immensa mole di opere che costituisce il patrimonio artistico mondiale.