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Sapendo che si ha a che fare con "l'Impero della Menzogna" le aspettative mal riposte possono creare grossi problemi. Per questo oscillo fra la prudenza e sospetto. Di reale (a livello di politica internazionale) ci sono ancora troppo poche azioni e forse troppe dichiarazioni. - L'incontro...

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Sapendo che si ha a che fare con "l'Impero della Menzogna" le aspettative mal riposte possono creare grossi problemi.
Per questo oscillo fra la prudenza e sospetto.

Di reale (a livello di politica internazionale) ci sono ancora troppo poche azioni e forse troppe dichiarazioni.

- L'incontro diretto a Riad fra le delegazioni di USA e Russia e` una realta`, i buoni propositi per il futuro sono dichiarazioni, intenti, ma non fatti

- La retorica USA riguardo il conflitto in Ucraina e` cambiata, ma quella europea e` rimasta tale e quale. E l'intenzione degli USA di passare "il testimone" in questa guerra all'Europa e` esplicita.

- "Aiuti" all'Ucraina da parte di USA ed Europa continuano, e la loro sospensione e` una minaccia, non ancora un fatto.

- Una conversazione telefonica fra Trump e Putin c'e` stata, ma e` servita a ristabilire un contatto, non a risolvere le questioni sul tavolo

- Zelenskij e` al centro di una offensiva mediatica da parte di Trump, ma e` anche contemporaneamente difeso da parte della Unione Europea: e` un gioco delle parti?

- La eventuale sostituzione di Zelenskij e` una ipotesi, non un fatto, ed in ogni caso: sostituito con chi? Con quali compiti per il sostituto?

Come e` naturale che sia in questa fase (poco piu` di un mese dall'insediamento di Trump alla Casa Bianca), le dichiarazioni di intenti prevalgono sulle azioni.
Solo che quando le dichiarazioni di intenti (supportate dai mass media in tutto il Mondo) generano fin da subito "alte aspettative", piu` alte sono, piu` aumenta il rischio di una "manipolazione cognitiva" che prepari il terreno ad una "conveniente" delusione che giustifichi azioni nuovamente (e forse anche piu` fortemente) aggressive.

Contatti diretti fra le parti (Russia e USA) sono in corso gia` da tempo.
Due Presidenti si incontrano solo se qualcosa e` gia` stato definito.
Non ci si incontra direttamente, ufficialmente, sotto i riflettori senza argomenti, temi su cui ci sia gia` un accordo. Sarebbe un incontro poco vendibile per le rispettive opinioni pubbliche.
Una data non e` ancora stata fissata. Qualora lo fosse sarebbe un buon segnale.

Le richieste della Russia riguardo l'Europa sono note, giustificate, accettabili e facilmente vendibili alla opinione pubblica mondiale:
- I territori entrati a far parte "costituzionalmente" della Federazione Russa rimangono tali: riconosciuti tali de jure dalla "nuova Ucraina", poco importa che lo siano solo de facto dal resto del Mondo

- Cio` che resta dell'Ucraina (la "nuova Ucraina") deve essere demilitarizzato (esercito ridotto per soli fini difensivi) e "denazificato", cioe` non governato dalle forze nazionaliste e "banderiste" che hanno dato origine e sostenuto il conflitto contro la Russia

- L'Ucraina ritorna ad essere uno Stato neutrale, cioe` non appartenente ad alcuna alleanza militare (sia essa "occidentale" o russa).

- Alle minoranze "etniche" presenti in Ucraina deve essere riconosciuto (come sarebbe norma per qualsiasi Paese) il diritto all'uso della lingua, alla professione della propria religione, alla propria cultura e alle proprie tradizioni.

- Le truppe NATO (USA) presenti nei territori confinanti con la Russia e le eventuali armi nucleari li` presenti, devono essere ritirate.

- Le sanzioni applicate alla Russia per l'intervento in Ucraina devono essere rimosse.

Tutte queste condizioni sono l'oggetto del negoziato che, sembrerebbe logico, si potranno attuare gradatamente, nel tempo, per abituare l'opinione pubblica occidentale al cambio di paradigma.

Sempre che questa sia la reale volonta` del "team Trump". perche` se cosi` non fosse raffigurare la Russia come la parte non disposta a fare concessioni, e quindi la causa del fallimento del negoziato avrebbe anch'essa una sua logica.

La nebbia e` ancora fitta.
 
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