Difficile accordo

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Cio` che rende difficoltoso un accordo stabile fra USA e Russia riguardo l'Ucraina non e` tanto trovare un accordo in se`, ma la possibilita` di una sua reale applicazione e rispetto da parte del Governo di Kiev: - Da un lato le forze (armate) degli ultra nazionalisti ucraini che a Kiev...

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Cio` che rende difficoltoso un accordo stabile fra USA e Russia riguardo l'Ucraina non e` tanto trovare un accordo in se`, ma la possibilita` di una sua reale applicazione e rispetto da parte del Governo di Kiev:

- Da un lato le forze (armate) degli ultra nazionalisti ucraini che a Kiev controllano e minacciano fisicamente politici e uomini di Governo qualora decidessero per una reale fine del conflitto alle oggettive condizioni dettate dal campo di battaglia, cioe` di fatto la fine dell'esistenza, del potere e dell'afflusso di denaro per queste "forze".

- Dall'altro Paesi europei (in primis Gran Bretagna e Francia) che hanno interesse a presentarsi come "interlocutori insostituibili" nei negoziati di pace per potersi sedere al tavolo (banchetto) delle trattative e portare a casa qualcosa; e per fare cio` devono necessariamente dimostrare che Zelenskij "e` nelle loro mani" e solo loro sono in grado di determinare le sue decisioni ed azioni.

La sicurezza fisica di Zelenskij e` nelle mani dei servizi britannici, gli stessi servizi che periodicamente "gestiscono" le provocazioni ucraine in Russia (attentati terroristici in particolare) e il mancato rispetto degli accordi presi fra Russia e USA (in particolare le centrali energetiche russe).

Che queste azioni siano esclusivamente decisioni autonome di quei Paesi europei, o parte di un gioco delle parti (poliziotto buono/poliziotto cattivo) concordato con gli USA e` tutto da vedere.
Anche perche` negli USA stessi le cose non sono poi cosi` chiare, e Trump assomiglia piu` ad uno che cerca di tenere insieme le parti che lo sostengono, ma i cui interessi sono spesso contrastanti, piu` che un comandante che decide autonomamente cio` che si deve fare sicuro di essere ubbidito.

Per quanto riguarda la Russia tutto cio` non e` un danno in assoluto.
L'inverno ha consentito all'esercito russo di creare i presupposti necessari al successo della prossima offensiva estiva e una tregua instabile senza prospettive e senza la soluzione dei problemi che stanno all'origine del conflitto non ha alcun senso per lei.

Rimangono sul tavolo gli obiettivi fondamentali dell'Operazione Militare Speciale:
- la completa liberazione dei territori entrati a far parte della Federazione
- la riduzione ai minimi termini dell'esercito ucraino (demilitarizzazione) affinche` risulti inoffensivo nel caso i cui si possa sottoscrivere un trattato di pace
- l'eliminazione delle forze ultra nazionaliste (denazificazione) ucraine per garantire che il futuro governo di cio` che sara` l'Ucraina in futuro non sia nelle mani di questi individui
- impedire che in Ucraina si insedino forze militari straniere dei Paesi NATO (non importa in che forma) che di fatto condizionerebbero le decisioni di quel Governo nel presente e nel futuro e impedirebbero la sua sostanziale neutralita`
- il proseguire "forzato" del conflitto modificando le condizioni sul campo di battaglia, modifica anche quelle che saranno le condizioni future per un eventuale trattato di pace: la perdita di Odessa costituirebbe per l'Ucraina, e i suoi "padrini" in particolare (Francia e Gran Bretagna) la perdita dell'accesso al Mare (Mar Nero da cui poi il Mar Mediterraneo) ed il controllo di quei porti, per non parlare di un eventuale spostamento del fronte sulle rive del Dniepr.

Il processo "di pace" sara` lungo e indebolira` principalmente gli USA che hanno aperti piu` "costosi fronti" contemporaneamente: Ucraina, Medio Oriente, Cina...
 
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