Dopo due anni in cui ci hanno ammorbato con la narrazione pandemica, i responsabili di questa farsa globale stanno ricevendo il ben servito dagli stessi poteri che li hanno innalzati.
Così vediamo trapelare le intercettazioni di Speranza che puntava a terrorizzare i cittadini per imporre le restrizioni col consenso degli stessi, vediamo Burioni, sprezzante e tronfio, scagliarsi ancora contro i "no-vax", i quali, nel frattempo, sono aumentati a causa degli effetti avversi su di sé o sui propri familiari.
Chi mi legge sa che ho perso mio nonno in ospedale, nel momento in cui noi parenti non potevamo entrare. È morto dopo dieci giorni e metto la mano sul fuoco che è stato sottoposto al protocollo, che consisteva nello sparare ossigeno nei polmoni di tutti gli affetti da covid indiscriminatamente.
Mio nonno era stato ricoverato per covid, ma non aveva difficoltà respiratorie. Era invece cardiopatico e quella condizione è stata probabilmente determinante per reagire male alle "cure" previste.
Io non dimentico e non voglio dimenticare, perché è importante ricordare ciò che hanno fatto, che spiragli hanno aperto, quali precedenti hanno creato. È importante riconoscere e ricordare le conseguenze di una campagna vaccinale che è stata portata avanti a suon di demonizzazione di chi non ha voluto farsi inoculare il siero, bloccando delle cure valide che medici come De Donno stavano già attuando con successo, rendendo impossibile la vita e il lavoro di chi non ha ceduto, compromettendo il sistema immunitario e la salute di chi si è vaccinato.
Non dimentico che mia madre non ha potuto salutare suo padre per l'ultima volta, che mio nonno non è stato vestito in grazia di Dio, ma buttato in un sacco e seppellito, dopo essere morto in solitudine e probabilmente nel senso di abbandono.
Io non dimentico e non voglio farmi incantare dall'onda che sta travolgendo i responsabili visibili, perché la mano che li muove è molto più pericolosa.
Così vediamo trapelare le intercettazioni di Speranza che puntava a terrorizzare i cittadini per imporre le restrizioni col consenso degli stessi, vediamo Burioni, sprezzante e tronfio, scagliarsi ancora contro i "no-vax", i quali, nel frattempo, sono aumentati a causa degli effetti avversi su di sé o sui propri familiari.
Chi mi legge sa che ho perso mio nonno in ospedale, nel momento in cui noi parenti non potevamo entrare. È morto dopo dieci giorni e metto la mano sul fuoco che è stato sottoposto al protocollo, che consisteva nello sparare ossigeno nei polmoni di tutti gli affetti da covid indiscriminatamente.
Mio nonno era stato ricoverato per covid, ma non aveva difficoltà respiratorie. Era invece cardiopatico e quella condizione è stata probabilmente determinante per reagire male alle "cure" previste.
Io non dimentico e non voglio dimenticare, perché è importante ricordare ciò che hanno fatto, che spiragli hanno aperto, quali precedenti hanno creato. È importante riconoscere e ricordare le conseguenze di una campagna vaccinale che è stata portata avanti a suon di demonizzazione di chi non ha voluto farsi inoculare il siero, bloccando delle cure valide che medici come De Donno stavano già attuando con successo, rendendo impossibile la vita e il lavoro di chi non ha ceduto, compromettendo il sistema immunitario e la salute di chi si è vaccinato.
Non dimentico che mia madre non ha potuto salutare suo padre per l'ultima volta, che mio nonno non è stato vestito in grazia di Dio, ma buttato in un sacco e seppellito, dopo essere morto in solitudine e probabilmente nel senso di abbandono.
Io non dimentico e non voglio farmi incantare dall'onda che sta travolgendo i responsabili visibili, perché la mano che li muove è molto più pericolosa.