Vogliono essere legittimati a sopprimerlo, ad abusarlo, ad usarlo come merce di scambio nel traffico umano o nelle cause di divorzio, vogliono che senta, pensi, si indigni o si interessi come un adulto, lo vogliono abile, talentuoso, indaco, prodigio tra tutti, vogliono che redima i fallimenti personali e acquisisca le ambizioni altrui, lo vogliono fluido, aperto, saggio, capace di guidare più che di essere guidato. Non deve piangere, chiedere attenzioni, aspettarsi una famiglia normale, un padre e una madre presenti, dev'essere lui a capire gli adulti e, possibilmente, crescere e maturare senza metterci troppo tempo, senza lamentarsi.

Il bambino, oggi, è il nuovo Cristo in croce. Crocifisso sull'altare dei desideri degli adulti, deve plasmarsi secondo le loro esigenze, senza pretendere di essere soggetto di diritto, ma puro oggetto di feticismi personali o vessillo di battaglie lontane dal suo sguardo infantile sul mondo.
I bambini intralciano la vita adulta: sono imprevedibili in qualsiasi contesto sociale li si ponga, possono piangere senza pensare di urtare la pace mentale dell'impiegatuccio stressato che ha bisogno di godersi il suo spritz per trovare un senso alla sua misera esistenza.
I bambini ti guardano in modo impertinente e decidono se sorridere o no, se puntare il dito sui tuoi denti storti o la tua pancia prominente, nel loro modo politicamente scorrettissimo. Chiedono al loro amichetto con due papà dove si trova la mamma, senza sapere di mettere nei guai i loro genitori.
Chiedono anche come sono nati, ma non sono interessati a scoprire i 365 modi di stimolare i propri genitali, perché sono più affaccendati a costruire pistole o a scegliere il vestito che Barbie bionda-occhi-azzurri deve indossare all'appuntamento con Ken-palestrato, per far crepare di invidia Tania-bambola-di-serie-B.
Alle bambine piacciono il rosa e le bambole, molto spesso i Cicciobello, ma non sanno spiegare il perché e raramente hanno papà, mamma e maestre che inculcano loro queste preferenze sull'impulso di un patriarcato interiorizzato. Ci sono e basta.
I bambini hanno reazioni fisiologiche di cui non sanno l'origine, ma non vogliono che zio Gianni e zio Fulvio provino a spiegarglielo sotto le lenzuola.
I bambini si fidano dei loro genitori, anche quando vengono esposti ai pericoli, perché danno per scontato che gli adulti da cui sono nati, naturalmente o meno, agiscano sempre per il loro bene.

Poi ci sono i bambini senza voce, quelli che stazionano nell'oceano uterino dell'esistenza non riconosciuta, la cui vita è appesa a una sentenza. Ave mater, moriturus te salutat!

Tutti questi bimbi sono il corpo di Cristo che si offre alla folla inferocita, alla violenza di chi ha bisogno di un capro espiatorio, al bigottismo e all'orgoglio dei sacerdoti del tempio per i quali "meglio che perisca un solo uomo piuttosto che tutta Israele". Saranno tanto misericordiosi da rivolgersi al cielo e pregare per noi "Perdonali, padre, perché non sanno quello che fanno"?

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Mina Vagante
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