Iniziando a leggere questo testo il pensiero è stato: "Eccone un'altra che ha fatto il classico". Ma procedendo, mi ha invaso una serie di altre sensazioni, fra le quali un'invidia nera per non essere stato capace io di mettere giù una riflessione sull'Amore (soprattutto l'aspetto sessuale) così ampia, che toccasse mitologia, metafisica, psicologia ed esoterismo. È questo uno degli argomenti che mi ripromettevo di toccare, anche per non abbrutirmi nello squallore della cronaca, in cui mi sono sin'ora cimentato. E invece... invece ecco qua tutto ciò di cui c'era bisogno (per modo di dire: l'argomento sarebbe infinito), almeno per iniziare. Sono fra quelli che hanno trovato sempre insoddisfacente, quando non grottesca, la riduzione dell'Amore a purezza virginale o mero fatto fisico, peggio ancora se rivolto alla semplice perpetuazione della specie. Tutti quelli che, nei secoli, lo hanno limitato a una di queste rappresentazioni lo hanno deturpato dimostrando, fra l'altro, di non saperne nulla. L'Amore, e il Sesso, sono fatti metafisici, che coinvolgono e sconvolgono in profondità l'aspetto spirituale dell'individuo, e meritano riflessioni di ben altro spessore. Una l'ho trovata nella "Metafisica del Sesso" di Julius Evola. L'altra sta qui. Chapeau.

Non so più quale frase riprendere da questo testo, per sintetizzare il plauso che mi ha suscitato dentro nel leggerlo dall'inizio alla fine. Ho in casa da poco le opere di Santa Teresa, insieme a quelle dell'altra mistica cristiana Caterina da Siena e altri "colleghi" di sesso maschile. Lo studio del neoplatonismo cristiano mi ha portato naturalmente ad ampliare alla mistica il bagaglio di opere da investigare. Un bagaglio, ahimé, sempre troppo pesante per il tempo che posso dedicare alla lettura, specie se si considera che acquisto annualmente qualcosa come il doppio dei libri che riesco a leggere. Ma la mistica è un ambito che non posso trascurare, e a cui regolarmente torno, perché sin troppo vitale nel cammino filosofico che, sin dalle origini, ha intrecciato i propri passi con l'aspetto misterico e metafisico della spiritualità pagana prima, cristiana poi. Mi riconosco interamente nelle parole sullo stato desolante dello spiritualismo contemporaneo, una maschera che finisce per rendere l'intera operazione una mascherata, una parodia dei valori e del cammino difficilissimo, e percorribile solo da grandi iniziati, ma che qui vale solo come ennesima trovata pubblicitaria per vendere un prodotto al maggior numero di polli al più alto prezzo possibile. Che Dio ci perdoni...