Razzie Award sotto accusa negli USA per aver osato candidare l'undicenne Ryan Kiera Armstrong come peggior attrice nel remake de "L'Incendiaria". Una serie di addetti ai lavori (registi, produttori, giornalisti) si è scagliata contro i Premi dati ai peggiori attori dell'anno, perchè avrebbero esposto "una bambina" a bullismo e contumelie varie. Ed ovviamente anche in Italia i soliti "soldatini" si sono accodati all'ennesima "indignazione collettiva" proveniente dal Circo Hollywood.

Beh, verrebbe da chiedere a tutti questi "buoni" che invocano "tutele speciali" pure quando si critica la performance attoriale di un ragazzino... dove eravate quando Drew Barrymore - guarda caso interprete dell'originale "incendiaria" - sperimentava già droghe a nove anni? Dove eravate quando il piccolo Corey Feldman, star dei "Goonies" subìva (a quanto racconta con dovizia di particolari) abusi sessuali da personaggi molto in alto nelle gerarchie produttive di Hollywood? Davvero l'unico problema degli attori-bambino negli USA è qualcuno che scriva sui social "non sai recitare"?

C'è poi il discorso sui Razzie Award, accusati di essere un premio vergognoso e parassitario perchè mette alla berlina attori, attrici e produzioni comunque importanti sul versante degli investimenti. Già, perchè i premi (a centinaia) che eleggono invece miglior attore personaggi innanzitutto legati a questo o quell'entourage non esistono, vero? Quelli invece possono continuare ad esistere e a "parassitare" fregandosene del vero merito.

E se inoltre questa polemica fosse l'ennesimo step per attaccare il libero pensiero, utilizzando ancora una volta la scusa delle "categorie protette" (oggi i bambini, domani gli esponenti di questa o quella minoranza etnico-sessuale)?!?

"A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"

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Giuseppe Cozzolino
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