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Lungo l'antica Via della Seta si trova il sito archeologico di Moshchevaya Balka, antico luogo di sepoltura, situato sul margine settentrionale del Caucaso.

Il sito ospita tombe risalenti al periodo tra il VIII e il IX secolo d.C. ed è stupefacente per via del multiculturalismo che vi si trova.
Con le tombe ci sono tessuti, armi, ornamenti provenienti dalle più disparate civiltà dell'Asia Minore, delle steppe, dell'Asia Centrale, del Caucaso e della Russia.
Gli storici e gli archeologi sovietici ebbero gran cura del sito, identificando in una così antica forma di collaborazione, un simbolo della coesistenza pacifica che accomunava i popoli dell'URSS (e della Russia).
Così diversi, ma così vicini e così pronti al confronto, allo scambio e alla coesistenza pacifica (ben diverso come paesaggio da quello che si affermò in Europa con l'affermazione degli stati-nazionali).
Il particolare clima freddo arido della regione ha favorito la conservazione dei tessuti presso le tombe, permettendoci oggi di ammirare la bellezza dei materiali, dei colori e dei temi trattati.

All'interno di una tomba è stata trovata seta cinese e un libricino di conto (un bilancio mercantile) scritto in caratteri cinesi. Questo ci da solo un piccolo assaggio di come la Via della Seta, ben prima di Marco Polo, fosse almeno fino al Caucaso (probabilmente fino all'Impero Bizantino) luogo di scambio e incontro anche per le popolazioni orientali. Parliamo di una singola tomba, ma comunque indicativa di un clima generale e della possibilità di contatti pur minimi (ne avevamo accennato riguardo a una statuina di Buddha rinvenuta, assieme ad oggetti francesi e irlandesi, in un sito archeologico svedese).
I tessuti bizantini mostrano motivi ornamentali e mitologici del mondo iranico; un cappello mostra motivi ornamentali sogdiani, pur essendo chiaro il richiamo al mondo tribale delle steppe e della Siberia.
I corpi sepolti nell'area appartengono alla cultura Saltovo-Mayaki (lungo il Don e la costa del Mar d'Azov, più o meno l'odierno Donbass). La popolazione ha caratteristiche miste di: tribù mongole, centroasiatiche, caucasiche, degli Alani, dei Bulgari e del mondo russo-slavo (di cui sarà uno degli elementi di innesco e di contatto con il mondo bizantino).

In questa mescolanza si vede la ricchezza linguistica, antropologica e religiosa dell'area delle steppe e della Via della Seta del Nord, quella che transitava sopra il mondo arabo, correndo con i cavalli mongoli. Si intravede un mondo di imperi di terra, multi-etnici e con strade sicure, incentrato sulle fortificazioni, le mura difensive, le città con quartieri aperti ai mercanti stranieri, vie fluviali (Don, Volga, Danubio, Vistola); si intravede il successivo incontro-scontro tra mondo asiatico e mondo europeo -favorito dai Mongoli- che avrebbe fatto nascere la Russia, la quale avrebbe ereditato il duplice ruolo di erede del mondo greco-ortodosso-bizantino e di campione del mondo slavo.
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